Translate

venerdì 24 maggio 2013

Fiabe: Orecchione



Fin da piccolo Orecchione aveva mal sopportato il fatto di essere un coniglio. Gli dava fastidio che tutti dessero per scontato che fosse timido, pauroso, insicuro. Lui si sentiva intraprendente, coraggioso, sicuro di sé. Perciò, appena fu abbastanza grande da saltar fuori dal recinto dove eveva sempre vissuto la sua famiglia, prese una carota per il viaggio e partì per la città...
Ci volle tutta la rapidità delle sue zampine per riuscire a schivare le automobili che sembravano volerlo travolgere, e il suo coraggio fu messo a dura prova quando dovette lottare a colpi di dentoni contro una banda di gatti randagi che l'avevano preso per uno strano topo bianco. Ma riuscì sempre a cavarsela. E si sentiva sempre più coraggioso.
Una notte, si trovò a doversi difendere da un cane che, probabilmente, aveva deciso di farsi una cena a base di coniglio. Orecchione fu costretto a rifugiarsi in un vicolo buio e senza uscita. Il cagnaccio seguiva le sue tracce e il nostro amico si dovette infilare in un buco che si apriva, in alto, nella parete di fondo. Si trovò così al buio, in un lunghissimo tunnel metallico. Era un impianto di aria condizionata, ma il nostro povero coniglietto di campagna non poteva saperlo e, comunque, non avrebbe avuto altra scelta. A un certo punto sotto di sé vide della luce ed un uomo elegantemente vestito che giocava a carte da solo. Orecchione si sporse per vedere meglio. Frr! Frr! le carte saltavano da una mano all'altra come fossero state vive. Ogni tanto l'uomo si fermava, e dal buio di fronte a lui venivano degli applausi, per la verità, poco calorosi. Si trattava di un prestigiatore che dava spettacolo, anche se con scarso successo. Orecchione guardava estasiato, anche perché dalla sua posizione poteva osservare tutti i giochi e capirne tutti i trucchi. Ma forse si entusiasmò troppo e proprio alla fine della rappresentazione, mentre il mago si toglieva il cilindro per salutare gli spettatori... Plof! cascò dal suo nascondiglio dritto dritto nel cappello! Il prestigiatore fu il primo a stupirsi vedendo due orecchione da coniglio sporgere dal suo cilindro... ma gli applausi entusiastici lo aiutarono a superare la sorpresa, e scomparve dietro le quinte con un sorriso radioso. Quando si fu ripreso, cercò invano il suo inaspettato aiutante: Orecchione era scomparso.
Se volete incontrarlo, dovete andare a cercarlo nella sua vecchia conigliera: dove, al suo ritorno, le sue padroncine contente di rivederlo, gli portarono una cesta di anguria, di cui i coniglietti sono golosissimi. Ormai è sempre là, nella grande conigliera, intento a raccontare avventure di automobili cattive e gatti randagi e cagnacci feroci ad una nidiata di cuccioli... e non perdetevi la scena di quando, con fare indifferente, fa saltar fuori un mazzo di lattuga da dietro le grandi orecchie.
Fiaba Presa dal Sito: Il Fantamondo
STAMPA E COLORA ORECCHIONE 
 

2 commenti:

Isabella ha detto...

Ciao! Ti ho trovata :)
Oggi ci sei mancata, è stato molto bello!!!

A presto,
Isabella

Barbara Fogli ha detto...

Ciao, spero davvero a prestissimo e appena possibile leggo tutto di te
Un abbraccio

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...