Questo post lo dedico ad un'amica - S - e avrei voluto scriverlo con lei a 4 mani ma
non sono riuscita a coinvolgerla. In una
chiaccherata semi-seria di qualche giorno fa ci siamo interrogate su quali
siano i cartoons, le fiabe i programmi
tv migliori da far vedere o da raccontare ai nostri figli. Il focus della discussione
è stato: Warner Bros o Disney?
E ancora: Possono i cartoni e/o le fiabe fare
danni? Il compito dei genitori come al solito è arduo.
Suo figlio un giorno, credo parecchio
tempo fa, le ha fatto notare come lui
fosse l'unico a non aver mai visto le fiabe della Disney e lei ridendo mi ha
confessato di odiare le favole Disney e chiunque le guardi. Io a differenza sua sono cresciuta a
pane e Disney, o meglio con le super-romantiche fiabe Disney, quelle dei miei
tempi per capirci: Cenerentola,
Biancaneve e tutte quelle che parlavano di bellissime e sfortunate future principesse. Ancora
oggi si narra in famiglia di quando e
quanto, avevo circa 4 anni, mi
"rimbambivo" di
Cenerentola. Ai miei tempi c'erano i
libri "cantastorie" con disco
incluso, io infilavo il mio 45
giri nel giradischi arancione e ascoltavo e riascoltavo la mia fiaba preferita.
Poi quando rincasava mio padre, il rituale era sempre quello (sfortunatamente per lui) di dover interpretare la storia. Lui era il mio
principe e doveva farmi calzare la pantofolina ... E sono cresciuta così: troppo romantica, con
troppi sogni e fantasie nella testa, aspettando il principe azzurro che mi
salvasse. Da cosa poi no so, credo da me stessa . Al contario -S- e ripeto le
sue esatte parole, mi dice: "cosa me ne facevo delle favole Disney?" "La mia vita non era facile..."
Certo, può capitare a qualcuno di avere una vita da favola
... Forse!
E per citare anche un film di cui potrei recitare le battute
a memoria -tanto per non smentirmi -:
"Fammi pensare bene ... a chi è mai capitato ?? Ahh sì, a quella gran
c..lo di Cenerentola" (Pretty Woman) - Un favola appunto!
La vita purtroppo non finisce con il bacio del lieto fine.
La vita, quella vera, inizia dopo. Avete notato anche voi che le favole
finiscono sempre sul più bello? E' questo credo che può creare illusioni. Forse
nessuno spiega ai bambini cosa accade dopo il lieto fine delle fiabe. Cosa
succede dopo che Cenerentola e il principe si sposano? Continuano a vivere al castello con i suoceri
di lei? La mamma del principe non c'è, che fine ha fatto? Il Principe era forse figlio di separati? Hanno figli o hanno difficoltà ad averne ?
Soprattutto: litigano? Dormono insieme,
fanno sesso?
Chissà perché non scrivono un finale un pò più completo
nelle storie, non l'ho mai capito. Altre
storie invece sanno essere terrificanti e si spingono anche troppo in là. A Bianca hanno regalato un mio vecchio libro
di Pollicino, ma come si fa a raccontarle di un bimbo che nasce già diverso
dagli altri, e oltre a questo la famiglia decide di abbandonare lui e tutti i suoi fratellini nel bosco perché
non ce la fanno a mantenerli? Insomma
perché alcune fiabe finiscono bene dopo averti fatto però versare fiumi di
lacrime, a altre invece iniziano
male per poi avere un lieto fine ma ti
lasciano però con l'amaro in bocca perché non saprai mai come prosegue?. Credo che le fiabe abbiano comunque dei
risvolti psicologici che sinceramente ignoro. Ma il dubbio ora è: Cosa racconto
a mia figlia e cosa le faccio vedere?
Posso raccontarle che il Prinicipe alla fine la tradisce con una delle
sorellastre? :) Una versione della storia sicuramente un pò più attuale. Quanto bisogna far sognare i propri figlie e quanto è meglio
invece tenerli con i piedi ben per terra?
Ha ragione - S - ad aver cresciuto il suo bimbo solo a
Worner Bros perché , come dice lei è più
reale e i personaggi come Bugs Bunny, Duffy Duck, Wile Coyote, ecc.. sono più
simpatici, ironici e spesso perdenti come nella vita?
Certo, la Disney ha anche creato Paperino e le favole più attuali sono decisamente diverse, ma andrei fuori tema, la nostra battaglia era un duello solo tra Cenerentola e Wile Coyote.
Giustamente, come lei sottolinea, quando Wile riceve un masso gigante in testa oppure precipita da 1000 metri ma non muore, fa solo ridere e inoltre si rialza sempre, riesce a dare speranza. Io aggiungo che la speranza può arrivare anche da fiabe come Cenerentola, la differenza è data da come se ne interpreta il messaggio.
Io e - S - siamo due donne che più diverse non si può eppure ci accomuna un'amicizia che dura da più di 20 anni. Due 40enni, lei mamma di un 20enne e io di una piccolina di 17 mesi. Già questo dovrebbe dare l'idea dei differenti percorsi intrapresi. O meglio, lei ha intrapreso un percorso che lottando a denti stretti ha perseguito sin'ora e io mi sono persa mille volte. Lei ha i piedi per terra, io la testa tra le nuvole. Entrambe troppo sensibili. Ma quello che ci lega è l'ironia e la capacità di sdrammatizzare su tutto. Perché questo post? Perché lei con la sua forza e il suo ottimismo (anche se nega di averlo) ha sempre saputo ridere di una vita particolarmente e ingiustamente dura, dove il sacrificio continuo è stato l'unico modello con cui crescere.
Per riflettere.... Warner Bros o Disney ? Vogliamo parlare
anche di Barbie?Certo, la Disney ha anche creato Paperino e le favole più attuali sono decisamente diverse, ma andrei fuori tema, la nostra battaglia era un duello solo tra Cenerentola e Wile Coyote.
Giustamente, come lei sottolinea, quando Wile riceve un masso gigante in testa oppure precipita da 1000 metri ma non muore, fa solo ridere e inoltre si rialza sempre, riesce a dare speranza. Io aggiungo che la speranza può arrivare anche da fiabe come Cenerentola, la differenza è data da come se ne interpreta il messaggio.
Io e - S - siamo due donne che più diverse non si può eppure ci accomuna un'amicizia che dura da più di 20 anni. Due 40enni, lei mamma di un 20enne e io di una piccolina di 17 mesi. Già questo dovrebbe dare l'idea dei differenti percorsi intrapresi. O meglio, lei ha intrapreso un percorso che lottando a denti stretti ha perseguito sin'ora e io mi sono persa mille volte. Lei ha i piedi per terra, io la testa tra le nuvole. Entrambe troppo sensibili. Ma quello che ci lega è l'ironia e la capacità di sdrammatizzare su tutto. Perché questo post? Perché lei con la sua forza e il suo ottimismo (anche se nega di averlo) ha sempre saputo ridere di una vita particolarmente e ingiustamente dura, dove il sacrificio continuo è stato l'unico modello con cui crescere.
:)
Alla prossima
1 commento:
Grazie per le parole che mi hai dedicato...mi hai fatto emozionare....
Sonia
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