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mercoledì 13 febbraio 2013

Quando l'inserimento al Nido?



Ho iscritto la nanerottola al nido. Mi verrebbe da dire ... :"finalmente ce l'ho fatta"... Ma non so perché mi sento invece emozionata e malinconica.  Abbiamo deciso per l'iscrizione dopo esserci resi conto che la piccolina ha bisogno di confrontarsi con gli altri bambini, ora più che mai.  Se prima l'inserimento, mi sembrava - egoisticamente - il modo giusto per riprendere fiato e tempo per me, ho poi auto-perorato la mia causa anche perchè mi sono resa conto di quando sia indifesa nei confronti degli altri bambini...
Lei è sempre stata solo con figure adulte, amorose e protettive nei suoi confronti e i pochi momenti passati con altri bimbi non sono mai stati significativi. Ma ad oggi, dopo qualche mese di frequenza ad un corso di inglese che definirei "amatoriale" e in cui, tra l'altro,  le uniche parole imparate sono: "apple" e "pink";  e qualche sporadica partecipazione con il suo papà ad attività ricreative di gruppo nel fine settimana,  ci siamo resi conto di quanto sia, nella sua commovente dolcezza anche eccessivamente indifesa. Lei istintivamente prende la mano di altri bimbi, sente la necessità di relazionarsi ma chissà per quale inspiegabile motivo spesso si ritrova a non venire ricambiata nel suo gesto. Come se il nido portasse con sé  vissuti e stati d'animo degli adulti: diffidenza, aggressività e frequentemente anche prepotenza.  Io avrei voluto mantenerla candida e dolce il più a lungo possibile ma è ovvio che non posso metterla in difficoltà inserendola troppo tardi nel mondo reale. Non so dire quindi quale sia la strada più giusta: preservare le naturali caratteristiche o forzarla. Io da bambina eccessivamente sensibile e protetta troppo a lungo ho dovuto pagare il prezzo di tante delusioni, ingiustizie subite e soprattutto di enorme difficoltà di relazione e inserimento. Quindi se la dolcezza ela sensibilità di Bianca, simile alla mia, da una parte mi sembra una caratteristica positiva dall'altra mi fa intravedere momenti difficili che vorrei evitarle. E' ovvio che molti bambini sono come lei, che non tutti sono piccoli tiranni, ma parlo per l'esperienza che ho avuto sino ad oggi.  Se a Bianca viene tolto un gioco dalle mani, solo per il fatto che i bambini sono così, lei subisce il gesto quasi fosse normale, senza battere ciglio. Per fortuna senza sofferenza, nè delusione nè rabbia. Attonita credo sia l'aggettivo giusto. Chiaro è  che da mamma, vorrei  riprendermi, con disappunto (per non dire di peggio), l'oggetto rubato con l'inganno e ridarlo alla mia piccolina. Ma non è giusto farlo. Credo sia più giusto osservarla nelle sue reazione e capire i suoi pensieri e le sue modalità di difesa e confronto. E Bianca ad oggi non ne ha. Non credo veda nulla di male nel lasciare un suo oggetto ad un altro anche se preso ingiustamente.  E se questo nel mondo ideale sarebbe bellissimo nel mondo reale non lo è . Quindi che mi piaccia o no, che piaccia o no a lei, credo dovrà imparare a difendersi e quindi la mia gioia dell'iscrizione viene meno pensando che con il suo" ingresso in società"  verrà anche catapultata nel mondo reale, quello che troppo spesso regala ingiustizie e delusioni.  Mi dispiace piccolina ...Lezione numero 1:  il mondo dice che bisogna essere svegli e scaltri.  Per chiudere... Comunque la mando in un micronido, meglio non esagerare! :)


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