Che bello
riprendere a scrivere (non lo faccio da un po' di tempo) pubblicando
un post su questo Tema del Mese.
E sarà un
caso ma la mia piccolina qualche giorno fa è rimasta affascinata da un paio di
altissimi tacchi visti ad una signora mentre passeggiavamo... "Mamma
perché tu non hai le scarpine così?"
La bellezza
per lei è davvero meraviglia per cose mai viste (i tacchi su di me), per
capelli colorati di viola ma anche per unghie laccate e decorate....
Canoni estetici
che non mi rappresentano ma per lei fonte di curiosità e stupore. E non nego
che le prime volte mi preoccupavo di avere una figlia che apparentemente
sembrava attratta da ciò che io giudico superficiale e a onor del vero frivolo
e spesso di cattivo gusto, ho poi capito che era/è pura sorpresa.
Giorno per giorno cerco di capire quali sono i suoi criteri di giudizio perché per lei sono belle le
sorellastre di Cenerentola e non
Cenerentola stessa. Ma sono anche bellissime le bolle di sapone come
lo sono le lucertole solo perché sembrano piccoli dinosauri. Così come sono
bellissimi i piccioni quando si
inseguono arruffando le piume (e io inorridisco al pensiero che si stanno per
riprodurre).
Giudica
brutti e cattivi bimbi che io vedo belli ma poi capisco che non è un
giudizio estetico bensì una sensazione "a pelle" che le fa apparire
brutto ciò che non è in sintonia con lei. E riesce a sorprendermi con il suo forte
istinto che poi noi adulti perdiamo lungo il cammino.
Ho capito insieme
a lei quanto sia importante cercare di non dare giudizi che potrebbero
inficiare con il suo/loro modo di vedere le cose, quello dei bambini. Ho sempre
sostenuto di odiare la pioggia specialmente quando devo spingere il passeggino.
E ora alla mia "nanerottola" non piace più la pioggia che prima
invece era occasione di emozionanti salti nelle pozzanghere. E' stato un errore
non capire che c'è della bellezza anche nelle grigie giornate di pioggia.
E anche se sto
facendo fatica a "concedermi" di ritornare un po' bambina per
re-imparare a guardare il mondo con occhi diversi, devo dire che è poi avvenuto un cambiamento radicale nel
nostro rapporto. Riesco a capirla
meglio, ad assecondare le sue necessità nel confronto con gli altri, a vivere e
supportare le sue naturali fantasie. E cosa ancor più grande è rendermi conto di
come sia cambiato anche per me il concetto di bellezza.
Bellezza che
vedo nella gioia di mia figlia, nel suo dormire serena, bellezza che vedo in
una giornata all'aperto, bellezza in un sorriso gentile, di un particolare.
Un'ora di silenzio regalata a me stessa ma anche un'ora di gioco a due. Bellezza
che mi regala la sua spontanea leggerezza.
Sto cercando
di NON insegnare la bellezza a mia
figlia: "qualunque cosa voglia dire". Le darò stimoli che le
permettano di costruire il suo mondo interiore, di sentirsi libera di esprimere
giudizi che siano i suoi giudizi consapevole che io e la sua famiglia deve fare
un quotidiano lavoro di depurazione da giudizi e pregiudizi.
Questo post partecipa a: Tema del Mese - Genitori crescono
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