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martedì 7 maggio 2013

Il Tempo delle Mamme

Leggo il tema del mese...rifletto! Io che ho da poco finito di farmi una doccia con il pubblico: mia figlia. 
Con febbre alta da 3 giorni non mi da tregua nel suo bisogno di conforto e protezione. E non posso che fermarmi e riflette. Dove è andato il mio tempo? Ho abbandonato il lavoro quattro anni fa nel disperato tentativo di avere un figlio, che non arrivava per diversi motivi, tra cui un lavoro che mi portava ad essere spesso fuori casa. Il tempo da allora ha cambiato il suo corso, prima inarrestabile tra esami specifici, cure e appuntamenti di controllo, poi la gravidanza tanto attesa l'ha magicamente e pesantemente arrestato. ...
9 mesi trascorsi in casa super protetta da tutti per questa gravidanza "preziosa" che era per noi forse l'unica possibilità. Tanto tempo per riflettere, per aver paura, per esorcizzare demoni e pochissimo tempo speso per sognare e progettare per questo bimbo, la mia bimba, è cresciuta con tanta paura. Paura che non andasse a termine la gravidanza, paura che potesse non essere sana, paura della paura. E se altre mamme fantasticavano sul colore dei capelli o il nome, io speravo solo arrivasse in fretta la data del parto. Nove mesi eterni che hanno dato luce ad una bimba meravigliosa. Poi il tempo è diventato frenetica disorganizzazione. I tempi lenti della maternità scanditi solo da poppate, pisolini, cambi di pannolini e notti insonni, 15 mesi di notti insonni. Le necessità di una bimbo sembrano essere davvero poche cose in una giornata, ma io non volevo rinunciare al mio tempo e ho passato un lungo, lunghissimo periodo, cercando di riportare la mia vita indietro nel tempo, inserendo nelle mie quotidianità precedenti anche mia figlia. Impossibile, inutile dirlo, una battaglia contro i mulini a vento. La vita di una mamma non potrà mai più essere la vita di prima ma a questo non mi ero preparata, ho fatto fatica ad accettarlo. Poi, quasi per magia, dai suoi 18 mesi la vita e il mio tempo hanno iniziato a prendere ritmi più regolari scanditi dalle abitudini di mia figlia ma anche dalle mie nuove abitudini di mamma-casalinga-donna-professionista/senza lavoro che sta cercando di reinventarsi. Ma la tabella delle attività, perchè il tempo è sempre poco comunque, deve essere programmata nei minimi dettagli e seguita con costanza e senza distrazioni. Ho una bacheca sul tavolo da lavoro con i "To Do" delle mie giornate. Il tempo per me stessa è purtroppo sempre rubato e riesco comunque a sentirmi in colpa per lo tolgo ad altro. E se il tempo per scrivere sembra sempre pochissimo, quello in cui "devo" intrattenere Bianca, giocando con lei e annoiandomi a morte, è infinito. E facendo finta di sorseggiare il thè con le bambole, penso a quante altre cose avrei potuto fare nel frattempo. Ma anche questo fa parte dell'essere mamma e anche il gioco viene sempre inserito, mio malgrado, nelle mie time-table. Da questa montagna russa che è la maternità, guardo Bianca, le sue foto di mesi fa e ora che ha quasi due anni mi chiedo come sia stato possibile essere già qui, così in fretta, con una malinconia che spinge a voler rifare tutto. Il tempo di chi è genitore non scorre nello stesso modo che per glia altri. Ha un ritmo suo e spesso faticoso da rispettare, a volte corre troppo, a volte sembra immobile, ma è certo che le 24 ore non bastano mai. E forse i momenti più belli sono quelli in cui mi arrendo alla sua mancanza, alla mancanza di tempo e mi prendo lo spazio per osservare mia figlie e stupirmi di quale miracolo sia la vita.Questo Blog Partecipa al Blogstorming

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